giovedì 16 marzo 2017

L’Associazione Vita Nuova all'Istituto "E. Fermi di Racalmuto. L’assessore Matteliano: La vera battaglia contro la violenza di genere comincia dalla scuola


La dirigente,dott.ssa Elisa Maria Enza Casalicchio, dell’Istituto E.Fermi di Aragona, giorno 14 marzo, ha ospitato presso la sede di Racalmuto, l’Associazione onlus "Vita nuova" di Favara, presieduta da Liliana Militello. L’associazione Vita Nuova è conosciuta nel territorio agrigentino per la gestione dei centri Antiviolenza e di Casa Rifugio per le donne vittima di violenza.  L’intera equipè dell’associazione compostada due psicologhe, dott.sse Vaccaro Rosaria e Marika Caruana, dall’avvocata, dott.ssa Fiorilli Valentina e dall’assistente sociale Rosalia Petruzzella, insieme alla presidente ,hanno condotto un interessantissimo incontro sulla violenza di genere. L’incontro è stato finalizzato a sensibilizzare e a far comprendere agli alunni la pari dignitàtra i sessi e a sviluppare gli strumentiper una consapevole relazionetra pari.Violenza di genere, violenza assistita, stalking, cyberstalking, centri antiviolenza e casa rifugio, le tematiche affrontate. È stata una esperienza davvero arricchente.
I giovani studenti hanno seguito con interesse e lavorato con passione, restituendo riflessioni attente, affermando con decisione che la violenza va combattuta e denunciata sempre. In particolare, gli incontri sono stati l'occasione per confrontarsi sulla definizione di violenza di genere; sulla normativa specifica; sul rapporto tra vittima e persecutore; sulla violenza assistita; sulle rappresentazioni del maschile e del femminile nella comunicazione; sugli stereotipi di genere. A prendere parte della giornata,l'Assessore alle politiche sociali, dott.ssa Carmela Matteliano che dopo aver sottolineato l'importanza del lavoro svolto dall'associazione nel territorio, dichiara: “La violenza di genere è una piaga che va combattuta a tutti i livelli, mala vera battaglia contro comincia dalla scuola. Il rispetto si può e si deve insegnare sui banchi. Iniziative progettuali e interventi nei luoghi della formazione costituiscono lo strumento principale per evitare che le nuove generazioni facciano propri modelli di comportamento e relazione con l’altro sesso asimmetrici e sessisti. La scuola è il contesto privilegiato in cui intervenire per prevenire; il luogo ideale per fornire modelli alternativi, proprio perché, qui a differenza della famiglia e del contesto sociale allargato, le relazioni sono importanti, ma meno coinvolgenti e libere da condizionamenti. Mi congratulo con la dirigente scolastica dott.ssa Casalicchio per aver organizzato questo importantissimo incontro e mi auguro che queste lodevoli azioni educative, proprio per la loro specifica valenza, non siano mai un intervento sporadico, ma rientrino in una programmazione continua all’interno del sistema scolastico, anche sulla scia di quanto già avviene a livello nazionale ed europeo”.







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