martedì 31 marzo 2015

Racamluto, Piano ARO. La minoranza abbandona l'aula: " non vogliamo essere coinvolti nella diatriba tra sindaco e maggioranza


Il gruppo consiliare
di minoranza 
Lista Borsellino

Ieri il consiglio comunale era chiamato a votare il PIANO ARO RIFIUTI (questo era all'ordine del giorno e non altro) che coinvolge il futuro della gestione dei rifiuti e quindi dei cittadini di Racalmuto, nei prossimi sette anni.
La posizione dei consiglieri di opposizione è stata come sempre chiara, coerente ed oggettiva.
Il piano è stato formulato durante la gestione commissariale e prevede alcune carenze ed errori evidenziati fin dal mese di luglio 2014 dai consiglieri di  minorante e rilanciate in ogni occasione utile.
Stimoli consegnati a favore della amministrazione e della maggioranza consiliare, andati sempre a vuoti e mai accolti. Le prove sono contenute nei verbali delle commissioni e dei consigli comunali.
Ci ha veramente sorpreso e lasciati basiti, come i membri dell’attuale maggioranza, che su questo piano ARO hanno proclamato benefici a cascata per i cittadini durante la campagna elettorale, fino a farlo diventare LEVA elettoralistica, oggi lo bocciano miseramente, affidandosi ad ipotesi alternative che non hanno alcuna consistenza.
Abbiamo sentito infatti proposte prive di adeguato piano di costi e ricavi, senza aver verificato la sostenibilità del servizio, senza aver preventivamente verificato la possibilità di accesso ai finanziamenti necessari per l’acquisto delle attrezzature, senza aver valutato i costi per oneri finanziari e personale dipendente e, soprattutto (senza aver verificato il destino dei dipendenti attualmente impiegati presso le società private per conto del comune).
Sterili proposte lanciate dopo un anno dall’insediamento e senza nemmeno troppa convinzione. Sono circolati numeri che sembravano più da terno al lotto che frutto di una seria programmazione e studio.


Per questo la posizione della minoranza è stata netta fino ad abbandonare l’aula per non risultare coinvolti nella diatriba tra sindaco e la sua maggioranza, e in qualcosa di cui non si conosce previsione di esito.

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